DESIGNER
[Gum Design]
Laura Fiaschi (Carrara, 1977) designer e grafica
Gabriele Pardi (Viareggio, 1966) – architetto
Si occupano di architettura, industrial design, grafica, art direction per aziende ed eventi.
Tra i loro clienti AntonioLupi, Biennale di Venezia, De Castelli, De Vecchi Milano 1935, Museo Pecci, Nastro Azzurro, Red Bull Italia, San Pellegrino, Savema, S.Cab, Styl’Editions, Triennale di Milano.
Ricevono numerosi premi tra cui il German Design Award 2024, il Big See Award 2023 e l’Archiproducts Award Design 2022 per la seduta Dress_Code disegnata per S.Cab; l’Archiproducts Design Award 2023 per la collezione Mosaico_Pavone disegnata per styl’editions; il New Best Communicator Award 2023 per lo stand Savema a Marmomac; il Premio Edida 2021 per la collezione Borghi + la Nomination Edida 2020 per la collezione Gessati + l’Adi Booth Design Award 2021 per antoniolupi; l’Adi Booth Design Award 2019 categoria “Ricerca” per styl’editions; il Premio Donna del Marmo 2019 + il Best Communicator Award 2014 categoria Design per La Casa di Pietra; il Primo Premio al concorso internazionale di creatività “Swiss in Cheese”.
Sono attivi nel settore universitario con lezioni aperte, workshop e collaborazioni con la Libera Università di Bolzano, il Cried di Milano, lo Ied di Firenze e Roma; dal 2017 sono coordinatori e docenti del primo Master in Design – Innovazione e Prodotto per l’Alto Artigianato presso lo IED Firenze.
PROGETTO
[Gessati]
Eccellenza della materia, tecnologie di lavorazione evolute, creatività e riferimenti al mondo della moda: sono questi i temi indagati dal progetto Gessati, la collezione di lavabi da appoggio che ripropone il motivo delle righe parallele che identifica alcuni capi di abbigliamento. Una collezione che nasce dalla creatività e dal pensiero dell’uomo e si realizza attraverso la precisione della macchina, un volume morbido e sinuoso dalle linee avvolgenti ottenuto accostando lamine di marmo da 2 cm di Carrara incollate fra loro tramite una resina colorata.
Proprio la variazione cromatica e il contrasto che si viene a creare tra materiale naturale e collante conferisce il caratteristico motivo a righe alternate alla superficie, mentre la perfetta levigatura del volume dona all’insieme un effetto optical di grande fascino. Tondo, ovale o quadrato, Gessati porta nell’ambiente bagno dinamismo e personalità, grazie alle linee parallele che si rincorrono sulle superfici curve per definire nuove prospettive e direzioni. La straordinaria personalità del marmo e le sue infinite declinazioni cromatiche rendono ogni lavabo unico e irripetibile.
[Trovatore]
La collezione di tavoli Trovatore nasce dall’unione di elementi – di piccole dimensioni – che raccontano storie, luoghi e percorsi completamente diversi tra loro e li assembla creando una nuova lirica narrativa. Diviene espressione soggettiva di frammenti di memoria e territori che ritrovano nuove geometrie generatrici del presente e trae in suo nome dalla figura poetica del “trovatore” che componeva rime e accordi per celebrare amore e natura. Il prodotto e’ costruito su una struttura metallica elementare che permette una flessibilità assoluta di dimensione, tipologia, materiale e funzione finale: tavolo da fumo, tavolo alto, tavolo da pranzo o da ufficio sono solo alcune soluzioni – oggi – a catalogo aziendale. I materiali utilizzati – oltre all’Arabescato Corchia e ad altri marmi su richiesta – sono il legno, il metallo, il sughero declinati con finiture superficiali uniche ed irripetibili grazie alla manualità dei nostri artigiani.
[Incontri Fondativi]
L’incontro del cemento fotocatalitico con il marmo ha avuto luogo. Le sabbie si sono trovate, è avvenuto l’incontro, l’abbraccio. Sostenibilità nella radice di sostenere, prendersi cura. Connessione tra ambiente e uomo. Abbraccio. Gentilezza. Felicità. Cura. Custodire bellezza. Equilibrio. Dualità cemento/uomo e pietra/ambiente, un’esplorazione sulla vulnerabilità e responsabilità. FONDATIVI di reciprocità.
[Attraversare Forme]
Oltrepassare il visibile, penetrare la superficie addentrandosi in intimi margini. Trovare le proprie differenze nell’abisso interiore. Proiettare la propria immagine aldilà dell’invisibile.