DESIGNER
[Gianfranco Gualtierotti]
Nato a Roma. Si trasferisce a Pistoia. Frequenta l’istituto tecnico Pacinotti.
Nel 1967 inizia l’attività come progettista, all’interno del gruppo PERMAFLEX dove collabora alla ricerca sull’uso dei poliuretani espansi per la costruzione di mobili e imbottiti.
Dal 1970 al 1975 dirige l’ufficio tecnico della UNOPI, In quegli anni, azienda leader nel settore della chimica per l’arredamento.
Collabora con vari architetti e designers, industrializzando i loro progetti. Mettendo a punto una serie di prodotti che utilizzavano industrialmente il poliuretano espanso che abbinato a tecnologie meccaniche d’avanguardia dette vita ai primi prodotti della UNOPI.
Collabora alla progettazione tecnica dei sedili per gli aerei di linea, fra cui i DC-10 Europei, i DC-9 Presidenziali e gli AERBUS Europei.
Dal 1975 al 1977 collabora con l’azienda Giovannetti di Pistoia, dove affina le sue esperienze, collaborando e industrializzando prodotti di vari architetti e designers. Progetta vari meccanismi, componenti e sistemi per divani trasformabili in letto.
Nel 1977 inizia la sua attività professionale aprendo a Pistoia un proprio studio di progettazione industriale.
Suoi alcuni innovativi divani letto, nonché vari prodotti come, sedie, poltrone, letti, mobili e sistemi componibili.
Socio ADI e BEDA. Dal 2010 al 2016 è stato coordinatore ADI dell’Osservatorio Toscano per il Design.
Vicepresidente del Museo del Design Toscano MuDeTo.
PROGETTO
[Progetto K627 PILLAR]
Un cavalletto in Marmo di Carrara. Un elemento unico che consente la creazione di tavoli di varie forme e dimensioni. Qui sotto alcuni esempi di tavoli, che si possono creare utilizzando 1 o 2 cavalletti Pillar.
Pillar si può usare sia con visione a colonnato che con visione a basamento. Nei disegni analizzo solo i tavoli con piani in Marmo, ma diventa interessante anche con piani in cristallo ed in particolare con piani in legno.
Con i piani in legno, utilizzando un numero adeguato di Pillar, è possibile realizzare tavoli di grandi dimensioni, come tavoli riunioni con forme anche sinuose o curvilinee, dando libertà ai committenti e agli interior designers.
Pillar, per semplificare sia la produzione che la spedizione è composto da due elementi divisi, una U e una L accoppiate tramite un inserto metallico invisibile. Spedito smontato in un imballo di ridotte dimensioni.
AZIENDA
[Atelier Carrara]
Atelier Carrara nasce nel 2003 sulla strada più artigianale e storica che si possa trovare a Carrara, la via Carriona: da qui sono passati 2000 anni di blocchi di marmo. Il laboratorio è cresciuto in questi anni grazie ai due soci Andrea Lugarini e Raul Bertagnini che, subito dopo aver frequentato l’Istituto del Marmo, iniziano a lavorare in vari laboratori lapidei apprendendo le diverse tecniche dagli ultimi mestieranti della scultura, che purtroppo oggi mancano. Atelier Carrara è una vera bottega d’arte dove si lavora solo il marmo, tramandando l’arte del lavorato a mano e l’utilizzo di vecchi sistemi e metodi sia nell’artigianato che nella produzione artistica. Collabora con i laboratori della zona e di tutto il mondo nella realizzazione di lavori per design, architettura, arte funeraria, tornitura, intarsi, restauri e organizza anche corsi di scultura e tour nelle cave con spiegazione storica.
[Max Marmi]
Leader nella selezione e distribuzione di marmi italiani pregiati, Max Marmi Carrara nasce nel 1995 dall’idea di Massimiliano Merciadri di valorizzare tutti i marmi bianchi venati del distretto Apuo-Versiliese. Il core business aziendale si focalizza fin dai primi passi sulla trasformazione e la distribuzione del Bianco Carrara, apprezzato ed impiegato da architetti e designer di fama mondiale. L’azienda, da sempre attenta all’evoluzione del mercato, è riuscita a sintetizzare i valori della tradizione ed i trends internazionali. Oggi il brand evoca italianità, competenza e professionalità. Valori che si riflettono nella proposta di marmi eleganti come lo Statuario, gli Arabescati, le Brecce, il Trambisera, ed una gamma di Zebrino, le cui righe moderne sfumano dall’azzurro al grigio. Max Marmi, oggi, significa soprattutto Calacatta Macchia Vecchia, marmo Apuano il cui fondo bianchissimo è attraversato da venature che variano dall’arancio all’oro, dal grigio al viola.