DESIGNER

[Karim Rashid]

Visionario e prolifico, Karim Rashid è una delle voci più uniche nel design odierno. Con oltre 4000 progetti in produzione, oltre 400 premi a suo nome e lavori per clienti in 47 paesi, la capacità di Karim di trascendere la tipologia continua a renderlo una forza tra i designer della sua generazione. I suoi progetti pluripremiati includono oggetti democratici come l’onnipresente bidone per rifiuti Garbo e la sedia Oh! per Umbra, interni per la stazione della metropolitana dell’Università di Napoli, Radisson, NH Hotel Group, Temptation Resort e mostre per Corian e Pepsi. Karim ha collaborato con i clienti per creare un design democratico per Method e Dirt Devil, mobili per Artemide e Riva1920, identità di marca per Citibank e Hugo Boss, prodotti high-tech per Paul Mitchell e Samsung e beni di lusso per Veuve Clicquot e Issey Miyake, per citarne alcuni. Il lavoro di Karim è presente in 20 collezioni permanenti ed espone opere d’arte in gallerie di tutto il mondo.

Numerosi premi e riconoscimenti, tra cui l’American Prize for Design Lifetime Achievement Award, il Red Dot Award, il Chicago Athenaeum Good Design Award e il Pentaward, attestano il contributo di Karim al mondo del design. Ha conseguito dottorati onorari presso l’Ontario College of Art & Design e il Corcoran College of Art & Design. Karim è spesso relatore ospite presso università e conferenze, diffondendo a livello globale l’importanza del design nella vita di tutti i giorni. Karim è apparso su riviste tra cui Time, NY Times, Esquire, GQ e innumerevoli altre. I suoi libri includono From the Beginning, Forma Edizioni (2014), Frame (2012), Sketch (2011), una monografia di 300 disegni e rendering al computer di opere selezionate, KarimSpace, Rizzoli (2009), Design Your Self, Harper Collins (2006), Evolution, Rizzoli (2004) e I Want to Change the World, Universe (2001).

Nel tempo libero Karim gioca con l’arte, la moda e la musica ed è determinato a toccare creativamente ogni aspetto del nostro paesaggio fisico.

PROGETTO

[KaiNa]

kAIna è una potente esplorazione dell’identità umana in evoluzione, catturata nel medium senza tempo del marmo. Questa scultura riflette su un futuro plasmato dall’intelligenza artificiale e dal progresso tecnologico, rendendo omaggio al contempo alla duratura risonanza emotiva della pietra naturale. Attraverso forma e materiale, kAIna contrasta elementi che simboleggiano il dialogo tra umanità e intelligenza artificiale; forme fluide e astratte rappresentano la dissoluzione di rigidi binari; e l’uso di tecniche scultoree innovative riflette il progresso tecnologico sia nella concezione che nell’esecuzione. Il marmo e la pietra naturale sono allo stesso tempo antichi e contemporanei, intrisi di storia ma capaci di una profonda reinvenzione. In kAIna, le curve morbide e fluide e i volumi vuoti della testa sfidano le nostre aspettative su ciò che il marmo può esprimere. La scultura respira, la sua leggerezza e il suo movimento sfidano il peso tradizionale e la solennità del materiale. Il tutto pur mostrando la mano dell’artigiano e l’abilità creativa e tecnica dell’artista.Le sottili venature superficiali conferiscono un ritmo organico, ancorando l’opera al mondo naturale, pur puntando verso l’astrazione e il futurismo. Non è solo una scultura: è un dialogo tra silenzio e forma, tra permanenza e possibilità. Creare oggetti stimolanti come kAIna non significa solo plasmare la pietra: significa rivelare il potenziale emotivo del materiale e trasformarlo in un mezzo per l’immaginazione. Qui, il marmo viene ridefinito: non come una reliquia del passato, ma come veicolo per ciò che verrà.

AZIENDA

[Studi d’Arte Carrara]

Il Gruppo Cave Michelangelo che ha incessantemente promosso la città di Carrara quale centro storicamente fondato sull’estrazione del marmo sulla scultura, ha dato vita al progetto “Studi D’Arte e Cave Michelangelo”, un centro vitale per la formazione di giovani scultori, che offre la grande opportunità di lavorare fianco a fianco con maestri di primissimo piano, in una osmosi culturale senza confronto. Il laboratorio è composto da una struttura per la produzione artistica, nella quale l’evoluzione delle tecniche scultoree e la disponibilità di spazi e materiali, si fondono per consentire la continuità della tradizione di “Bottega D’Arte” tradotta in chiave moderna.