Michelangelo Galliani (Italia 1975)
Inizia a lavorare come scultore molto giovane. Frequenta prima l’Istituto d’arte Paolo Toschi di Parma con indirizzo scenotecnica, per poi specializzarsi all’Istituto per l’Arte e il Restauro di Palazzo Spinelli a Firenze e diplomarsi infine all’Accademia di Belle Arti di Carrara.
La scultura è il risultato dell’atto di un demiurgo, è qualcosa che proviene dal divino, più che dall’umano. Michelangelo Galliani è scultore vero, a tutto tondo verrebbe da dire. Possiede e adopera, grazie al talento e a uno scrupoloso apprendistato, gli arnesi del mestiere; affronta la materia non facile del marmo. Il forte legame di questo giovane reggiano con Carrara e la sua gloriosa Accademia rientra in un’ascendenza storica e gli assicura una consuetudine diretta con il lapideo e gli strumenti della sua arte. Michelangelo, come i grandi scultori del passato, anche se ha il proprio atelier in terra emiliana, viene sulle Apuane a scegliere con competenza ed amore i suoi marmi, per poi dominarli dalla prima sbozzatura all’ultima mano con una consumata e sorprendente abilità.
La maestria e il sentimento con cui Michelangelo riesce a gestire il difficile rapporto tra finito e non finito non può che rimandare a quelli che sono stati gli idoli della sua formazione: Donatello, naturalmente il tragico genio di cui porta con onore il nome e poi soprattutto Rodin e il più amato di tutti, Medardo Rosso. Senza l’utilizzo di disegni preliminari, i frammenti scultorei vengono accostati a metalli come ottone, piombo e ferro, al fine di ottenere un’identità contemporanea e distintiva; attraverso questa tecnica, Galliani enfatizza lo studio che è alla base delle sue opere e sfida tenacemente la pietra e la sua durezza, intagliandola manualmente. Questa tecnica inusuale rappresenta un’importante pietra miliare nello sviluppo del suo lavoro concettuale e nella creazione di uno stile originale e raffinato.
Galliani si focalizza sulle espressioni e i gesti, combinando tradizioni differenti ed accuratezza tecnica: il risultato è una produzione affascinante dove le opere d’arte rappresentano un’interpretazione variegata, irrazionale ed esteticamente accattivante della scultura classica che diventa tuttavia contemporanea.