DESIGNER
[Vincenzo Marsiglia]
E’ nato a Belvedere Marittimo (CS) nel 1972. Ha studiato all’Istituto d’Arte di Imperia poi all’Accademia di Belle Arti di Brera a Milano, dove si è diplomato in pittura. Inizia ad esporre negli anni Novanta con mostre personali e collettive presso gallerie private, musei e spazi pubblici in Italia e all’estero. Le sue opere prendono origine dalla stella a quattro punte, il suo segno distintivo, e si sviluppano attraverso una pratica artistica ossessiva in cui questo simbolo, replicato in una continua variazione di ritmi e forme, si unisce a molteplici materiali come tessuti, feltro, paillettes e ceramiche. Si riferisce, per visioni e idee rigorose ed equilibrate, ai maestri dell’Astrazione e del Minimalismo. Nell’ultima serie di opere, l’artista esplora le potenzialità delle più recenti tecnologie digitali, dalla stampa tridimensionale, alla realtà aumentata, fino all’intelligenza artificiale. Queste opere esprimono un nuovo senso di contemporaneità, legato in particolare ai mezzi di comunicazione che utilizziamo quotidianamente e che ormai percepiamo come parte integrante della nostra vita. Il suo obiettivo non è fornire soluzioni precise o oggetti concreti, ma creare un’opera mutevole che trova il proprio compimento nell’interazione con lo spettatore.
PROGETTO
[Star And Dust]
Stars and Dust è un viaggio che lo spettatore fa tra forme e materiali diversi, a partire dal marmo, simbolo di Carrara, materiale duro, resistente e eterno che si trasforma in modo sorprendente fino a diventare tessuto e supporto digitale. Al centro dello spazio, l’opera Wrapped Marble, scultura ambientale dalla forma ellittica creata con un particolarissimo tessuto composto con la polvere di marmo, è un invito per i visitatori ad entrare dentro la materia, lasciandosi avvolgere ed interagendo con essa. Il percorso espositivo si apre con sei alabastri incisi e forati dal titolo Shadows Stone i quali si aprono alla luce, lasciando vedere “oltre”. Su una parete, i due lavori della serie Fold Star Marble rivelano degli origami traslitterati in marmo, qui piegato e sfaccettato; sull’altra, tre coppie di dittici in onice verde e bianca appaiono come fogli sospesi. L’artista utilizza, tra le varie tipologie, il marmo explosion blue che si presenta quasi come una pelle di leopardo. Il marmo nero del Belgio invece è la materia scelta per la stele forata Burning Stones. Oltre alla parte oggettuale della mostra, Vincenzo Marsiglia sperimenta il digitale. Servendosi di Hololens2, occhiale speciale che appartiene al mondo della mixed reality, costruito dalla Microsoft per l’industria e per la medicina chirurgica e applicato per la prima volta all’arte da Vincenzo Marsiglia, nasce l’opera in divenire Map (Star) the World (2020 – in corso). Indossando la maschera, l’occhio viene catturato e lo sguardo genera una sorta di “pelle stellare” sugli oggetti e su qualsiasi cosa osservi. L’occhiale fa scaturire una visione ogni volta nuova fatta dell’interazione, unica e irripetibile, tra l’artista e ciascun spettatore. Nella parte finale del percorso espositivo, si possono inoltre osservare gli scatti fotografici realizzati con Hololens2 e un video inedito accompagnato dalla colonna sonora ideata per l’occasione dal compositore Ocrasunset, proiettato su lastra di marmo bianco, esito della ricerca che Marsiglia ha sviluppato a Carrara.
AZIENDA
[MUDAC]
Il mudaC | museo delle arti Carrara è una istituzione culturale dedicata alle arti contemporanee e un museo di comunità. Dal 2012 ha sede negli oltre 1.200 mq dell’ex convento seicentesco di San Francesco, dove è esposta una collezione permanente con opere provenienti dalle Biennali Internazionali di Scultura dal 1957 al 1973, e dal 2006 al 2010, testimonianza del forte legame della città con la produzione artistica e con la lavorazione del marmo. Le opere, prevalentemente in marmo, di artiste e artisti di fama internazionale, documentano linguaggi e tecniche contemporanee dalla seconda metà del XX secolo fino ad oggi, come scultura, disegno, installazione, video e fotografia. Tra i molti artisti presenti in collezione: Yuri Ancarani, Francesco Bartoli, Chiara Camoni, Andrea Branzi, Cyprien Gaillard, Jannis Kounellis, Nunzio, Remo Salvadori, Grazia Toderi, David Tremlett, Alberto Viani, Giuliano Vangi, Fabio Viale, Gilberto Zorio.
Il piano terra è dedicato a progetti e mostre temporanee, con una sala conferenze e un temporary bar; il primo piano ospita la collezione permanente con più di sessanta opere, e comprende quattro sezioni tematiche: la collezione storica, con opere dal 1957 al 1973, la collezione contemporanea, con opere realizzate fino al 2010 e Disegnare il marmo con opere acquisite grazie al progetto che tra il 2004 e il 2005 ha coinvolto artisti internazionali a lavorare su grandi lastre di marmo con tecniche e linguaggi differenti. Tra le opere cosiddette ‘eccezionali’ l’installazione immersiva Il Capo di Yuri Ancarani, realizzata a Carrara nel 2010, la grande scultura Ah galla II di Fabio Viale, una barca in marmo bianco di Carrara ormeggiata su una grande piattaforma e l’installazione site – specific di Jannis Kounellis nel chiostro. Al primo piano si trova inoltre la project room, spazio ideato all’interno del progetto Carrara Città Creativa UNESCO e pensato per valorizzare la collaborazione del museo con gli artisti e i creativi che da sempre risiedono a Carrara. Nell’ambito della sezione dedicata alle arti visive di White Carrara. Design Here and Now, la sala temporanee e la project room del mudaC ospitano rispettivamente la mostra di Vincenzo Marsiglia Stars and Dust e la mostra di Gianluca Sgherri UNINVERSO, ambedue visitabili fino al 28 settembre 2025.